Da 21 anni, l’American Institute of Architects (AIA), attraverso la Committee on the Environment (COTE), ovvero la sua commissione interna che si occupa di sostenibilità ambientale, seleziona e premia i migliori progetti architettonici green dell’anno tra quelli che interessano il territorio americano. La novità dell’edizione 2017 del premio riguarda una parziale modifica delle regole di eleggibilità e di valutazione del concorso, allo scopo di aggiornarlo alle tendenze e alle sollecitazioni dell’architettura e dell’urbanistica contemporanee.

Infatti, se il precedente regolamento utilizzava come parametri di valutazione l’impatto ambientale e le prestazioni energetiche, combinate con il valore architettonico degli edifici, nella sua versione revisionata sono stati aggiunti due elementi niente affatto trascurabili come la sostenibilità economica del progetto e il comfort degli spazi abitativi visto dal punto di vista dei residenti. Due elementi che rendono la classifica più realistica e realmente a misura d’uomo, corrispondente alle effettive possibilità realizzative e residenziali degli edifici.

In base a questa congerie di parametri, è stata desunta la seguente classifica.

  1. Bristol Community College John J. Sbrega Health and Science Building, Fall River, Massachusetts. Progettato dallo studio Sasaki, l’edificio è stato progettato per rinunciare completamente all’utilizzo di combustibili fossili.
  2. Chatham University Eden Hall Campus, Richland Township, Pennsylvania. Quasi un atto dovuto, dal momento che il terreno dove sorge il campus è una donazione della Eden Hall Farm, ed è stato destinato ad accogliere gli edifici della Falk School of Sustainability, istituto di studi avanzati sulla sostenibilità ambientale.
  3. Discovery Elementary School, Arlington Public Schools, Arlington, Virginia. Ancora la Virginia, di sicuro uno degli stati USA a maggiore vocazione green. In questo caso, l’intento pienamente riuscito era quello di realizzare la scuola a impatto zero più grande del paese. Ci sono voluti 9.000 mq per conquistare il primato, ma ne è valsa la pena.
  4. Manhattan Districts 1/2/5 Garage & Spring Street Salt Shed, New York City. Uno dei progetti più curiosi, nel cuore della Grande Mela, un garage fornito delle più avveniristiche tecnologie per ridurre le emissioni dei mezzi che vi entrano e vi escono.
  5. Milken Institute School of Public Health, George Washington University, Washington, District of Columbia. Praticamente un gigantesco lucernario scavato, con una efficace distribuzione della luce solare proveniente dall’alto che riduce il fabbisogno di illuminazione artificiale. Inoltre, le scale, poco ripide e dal design seducente, dovrebbero indurre a rinunciare all’utilizzo degli ascensori.

Al di là dei premi ufficiali, non possiamo nascondere che sarebbe molto interessante uno studio del genere sui progetti e gli edifici realizzati in Italia. Non solo per fare il punto sullo stato dell’arte dell’edilizia green nel nostro paese, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento, puntando sul fatto che la bioedilizia si può accompagnare benissimo a un’architettura esteticamente pregevole e performante sul piano della funzionalità.

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